Oggi vogliamo parlarvi di una collezione di bicchieri colorati di Murano molto importante per noi, la collezione che abbiamo fatto per omaggiare un grande artista che amiamo molto: Gaudì.

Il bicchiere di questa collezione infatti, il bicchiere Gaudì, fu il primo bicchiere in assoluto della Vetreria artistica Murano Design.

Si tratta di un bicchiere bizzarro, non c’è dubbio, che colpisce un po’ per questa sua esuberanza fuori dagli schemi e, che per questo, non passa inosservato (un po’ come le opere dello stesso Gaudì).

Ma iniziamo dal principio, perché le belle storie vanno raccontate bene.

(leggi tutto l’articolo se vuoi scoprire la storia dei bicchieri in vetro di murano da collezione Gaudì)

Il bicchiere Gaudì

Era il 2007, avevamo finito  il nostro apprendistato a Murano e dopo anni di duro lavoro ci sentivamo finalmente pronti per prendere in mano le redini della nostra produzione artistica, aprimmo così Vetreria Murano Design.
Ora che eravamo mastri vetrai a tutti gli effetti potevamo finalmente decidere ogni singolo aspetto della lavorazione, dalla realizzazione tecnica alla scelta dell’artigianato su cui ci saremmo specializzati.

Non vedevamo l’ora di cimentarci in quello che sarebbe stato il primo prodotto completamente nostro.
Non avevamo dubbi che dovesse trattarsi di un bicchiere.

Vaso vetro murano Gaudì

Come mai un bicchiere

Vaso vetro di murano Gaudì

La prima cosa che fa un apprendista vetraio è proprio il bicchiere. Quando entri in una vetreria e ti ritrovi molto vicino alle fornaci ti rendi immediatamente conto che in quel posto avrai sempre molto caldo e dovrai bere molta acqua.
Si unisce così l’utile al dilettevole (se vogliamo chiamare così la necessità di bere…) e il mastro vetraio ti fa provare subito gli attrezzi del mestiere facendoti cimentare nella realizzazione di un oggetto che sarà indispensabile per la tua sopravvivenza: il gotto (“bicchiere” in veneziano).
Ovviamente, essendo il primo lavoro, viene sempre un po’ “sbilenco”, molto curvo, quasi ammaccato.
Solo col tempo si impara a produrre Bicchieri di Murano colorati e armoniosi.

Ma perché non inaugurare la nostra nuova indipendenza ripartendo dal nostro inizio e facendo quindi sempre un bicchiere, ma questa volta realizzandolo curvo in modo non accidentale ma volontario?

Decidemmo di spingerci oltre e di fare della linea curva il motivo portante di tutto il bicchiere.

Ma chi è che aveva fatto delle curve un suo punto di forza? Gaudì.

Vista della città di Barcellona dal parco Güell di Gaudì al tramonto
Vista della città di Barcellona dal parco Güell di Gaudì

Chi era Gaudì

Gaudì fu un architetto spagnolo, a cavallo fra ‘800 e ‘900, il massimo esponente del “modernismo catalano”, cioè la versione che si sviluppò in Catalogna della corrente artistica chiamata Art Nouveau in Francia e Liberty in Italia.

Anche se non siete degli esperti di arte e architettura avete di sicuro già visto, anche solo in foto, i palazzi di Gaudì.

Suoi sono infatti gli edifici più strani che possiate vedere a Barcellona e la famigerata Sagrada Família, una cattedrale celebre nell’immaginario collettivo per la sua stravagante bellezza e per il fatto che si dice che non si terminerà mai di costruirla (recenti pronostici dicono che la vedremo ultimata nel 2026, a 144 anni dalla posa della prima pietra e a 100 anni dalla morte di Gaudì).

Antoni Gaudì - foto d'epoca

Perché amiamo Gaudì

Gaudì raccolse gli insegnamenti di un altro grande architetto, Viollet-le-Duc, che spronava i giovani artisti a non rivolgersi in maniera dogmatica ai grandi esempi del passato, bensì a migliorarli con l’ausilio della propria sensibilità e delle nuove tecniche costruttive e tecnologiche.

Ed è così che Gaudì decise che la tradizione doveva essere il punto di partenza, non il punto d’arrivo.

Quando aprimmo la vetreria Murano Design ci sentivamo come il giovane Gaudì: amavamo il passato e le storiche tecniche di lavorazione del vetro di Murano, ma eravamo anche pronti a metterci in gioco, pronti a rompere con gli schemi che ci avevano insegnato nel nostro periodo di apprendistato, ma sempre tenendoli come punto di riferimento.

Dettaglio architettonico di Parco Güell

La linea curva di Gaudì

«La linea retta è la linea degli uomini, quella curva la linea di Dio» amava dire Gaudì, e i suoi edifici che si contorcono e contraggono senza seguire le logiche architettoniche usate fino a quel momento sono la prova che queste parole le diceva col cuore.

Ed è così che anche il nostro primo bicchiere come mastri vetrai di Murano Design non segue le linee della tradizione ma si piega su sé stesso, come i nostri primi bicchieri di apprendisti ma, questa volta, non per errore ma per seguire una logica precisa, quella del voler spezzare le regole, divertirsi e stupire.

E dopo avergli dato quella bizzarra forma storta ma più “naturale“, come forse direbbe Gaudì, lo abbiamo riempito ulteriormente di curve: grazie a delle cannucce di vetro colorato fuso abbiamo aggiunto di linee non più schematiche ma pronte a diventare sempre più ritorte.

Tetto di Casa Battlo - foto di Heloise-Delbos
Tipetti con decorazioni ispirate a Gaudì

I colori accesi di Gaudì

Camino di Palazzo-Güell di Gaudì - foto di Manuel-Toreres-Garcia
Camino di Palazzo Güell di Gaudì - foto di Manuel Toreres Garcia

Cos’altro contraddistingue le opere di Gaudì?

Ovviamente i colori.
Potevamo non rendergli omaggio creando dei bellissimi bicchieri di Murano colorati?

Abbandonata la foglia d’argento della tradizione muranese ci lanciamo nel comporre un bicchiere con i colori più accesi che riusciamo a creare, come Gaudì faceva con i mosaici che adornavano le sue opere.

I colori dei nostri bicchieri sono vivi, con contrasti forti, pronti per risaltare ovunque si trovino.

Ovviamente non ci siamo fermati ai bicchieri.
Quando una cosa piace la vuoi fare e rifare.

E allora oltre ai bicchieri ci siamo messi a creare caraffe, vasi e calici.
Tutti fatti guidati dallo stesso obiettivo: innovare divertendoci.

 

E vogliamo lasciarvi con un piccolo insegnamento, sul dove cercare fonte di ispirazione, che ci ha lasciato Gaudì.

«La natura è stata sempre la mia maestra, l’albero vicino al mio studio è il mio maestro»

Antoni Gaudì (1852-1926)

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